FBI fa chiudere Megaupload e “la rete” trema!

24 gennaio 2012   //   segnalato da admin   //   News  //  Nessun Commento

Chiude ad opera dell’FBI un colosso del file sharing (lo spazio in internet dedicato alla condivisione dei contenuti) dopo anni di attività più o meno lecita. Tra i vari file caricati dai professionisti e dalle aziende che ne usufruivano legalmente a pagamento per i loro backup (“accesso Premium”), vi erano immagazzinati illegalmente pure una miriade…milioni di dati coperti da copyright come film, libri, riviste, video games fruibili però liberamente.

Non si è fatta attendere la risposta della rete ma soprattutto quella di un gruppo di hacker a livello mondiale (si fanno chiamare “Anonymous”) che dapprima si è accanito contro siti del governo Americano (Dipartimento di Giustizia, Fbi) bloccandone totalmente il funzionamento, poi è passato alla Riaa, Sony, Emi e altre case discografiche e successivamente, aumentando il numero di computer dai quali partivano gli attacchi a 30.000 (!), a siti governativi in generale, a siti di carte di credito (Visa e Mastercard per citarne alcuni)…si parla in internet dell’attacco hacker più grande e importante mai realizzato sul web.

Gruppo di persone che appaiono in pubblico come "Anonymous" a Los Angeles nel 2008

“Anonymous” dice di agire in difesa della libertà della rete e dell’informazione ma questo attacco suona un po’ stonato e risulta quasi come un autogol…l’Fbi fa presente che Megaupload non è stato chiuso per il fatto che facesse “file sharing” ma principalmente per il lucro derivato dalla condivisione illegittima di file coperti da Copyright cioè abbonamenti Premium per scaricare più velocemente e pubblicità di ogni genere…per un totale di circa 175 milioni di euro… Ecco quindi che per l’FBI, il frastuono creato da Anonymous, passa invece per una difesa dell’illegalità.

Il gran capo di Megaupload, Kim Dotcom (alias Kim Schmitz), 37 anni residente a Hong Kong e in Nuova Zelanda e altre 6 persone rischiano grosso: 50 anni di prigione (5 anni di prigione per cospirazione a scopo di violazione di copyright, 5 anni di prigione per la violazione criminale effettiva del copyright,20 anni di prigione per cospirazione a scopo di racket e 20 anni di prigione per cospirazione a scopo di riciclaggio di denaro sporco).

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