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Sicurezza e Cloud vanno daccordo?

24 gennaio 2012   //   segnalato da admin   //   News  //  Nessun Commento

La chiusura di Megaupload, come abbiamo detto nell’articolo precedente, ha alzato un bel polverone in rete. Il nostro pensiero al vedere altri importanti storage online come Filesonic, Fileserve, VideoBB… che hanno chiuso il servizio di filesharing in queste ore, va alle aziende che avevano usato legittimamente i vari servizi…al di là dei costi degli abbonamenti pensiamo ai loro dati persi ed ora irrecuperabili, i loro backup aziendali svaniti in fumo.

Il “terrore” di avere solo una copia dei dati nel Cloud e che può svanire da un momento all’altro fa parlare internet e su twitter se ne leggono diverse.

Prendiamo ad esempio Kevin Mitnick, ex-hacker che ora “ha messo la testa a posto” (consulenza in tema di sicurezza), le sue parole su twitter fanno il giro del mondo in pochi istanti:

Il problema con Megaupload ha appena dimostrato che i VOSTRI dati NON SONO AL SICURO nel cloud. Il Governo può semplicemente sequestrare i vostri dati :-( mentre interviene su un’altra azienda”.

FBI fa chiudere Megaupload e “la rete” trema!

24 gennaio 2012   //   segnalato da admin   //   News  //  Nessun Commento

Chiude ad opera dell’FBI un colosso del file sharing (lo spazio in internet dedicato alla condivisione dei contenuti) dopo anni di attività più o meno lecita. Tra i vari file caricati dai professionisti e dalle aziende che ne usufruivano legalmente a pagamento per i loro backup (“accesso Premium”), vi erano immagazzinati illegalmente pure una miriade…milioni di dati coperti da copyright come film, libri, riviste, video games fruibili però liberamente.

Non si è fatta attendere la risposta della rete ma soprattutto quella di un gruppo di hacker a livello mondiale (si fanno chiamare “Anonymous”) che dapprima si è accanito contro siti del governo Americano (Dipartimento di Giustizia, Fbi) bloccandone totalmente il funzionamento, poi è passato alla Riaa, Sony, Emi e altre case discografiche e successivamente, aumentando il numero di computer dai quali partivano gli attacchi a 30.000 (!), a siti governativi in generale, a siti di carte di credito (Visa e Mastercard per citarne alcuni)…si parla in internet dell’attacco hacker più grande e importante mai realizzato sul web.

Gruppo di persone che appaiono in pubblico come "Anonymous" a Los Angeles nel 2008

“Anonymous” dice di agire in difesa della libertà della rete e dell’informazione ma questo attacco suona un po’ stonato e risulta quasi come un autogol…l’Fbi fa presente che Megaupload non è stato chiuso per il fatto che facesse “file sharing” ma principalmente per il lucro derivato dalla condivisione illegittima di file coperti da Copyright cioè abbonamenti Premium per scaricare più velocemente e pubblicità di ogni genere…per un totale di circa 175 milioni di euro… Ecco quindi che per l’FBI, il frastuono creato da Anonymous, passa invece per una difesa dell’illegalità.

Il gran capo di Megaupload, Kim Dotcom (alias Kim Schmitz), 37 anni residente a Hong Kong e in Nuova Zelanda e altre 6 persone rischiano grosso: 50 anni di prigione (5 anni di prigione per cospirazione a scopo di violazione di copyright, 5 anni di prigione per la violazione criminale effettiva del copyright,20 anni di prigione per cospirazione a scopo di racket e 20 anni di prigione per cospirazione a scopo di riciclaggio di denaro sporco).

Microsoft Office Starter 2010 Gratis!

19 gennaio 2012   //   segnalato da admin   //   News  //  Nessun Commento

Microsoft ha reso disponibile l’ultima suite Office in versione ridotta, supportata dalla pubblicità con annunci sulle pagine Word piuttosto che Excel (che riducono lo spazio utilizzabile) ma soprattutto in forma gratuita per gli installatori di computer e addetti del settore. La Suite che per l’occasione si chiama “Starter” comprende solamente Word ed Excel e non supporta componenti aggiuntivi. Le funzioni sono linitate ma si può comunque considerare una valida alternativa all’OpenOffice o all’utilizzo del Wordpad. E’ persino presente il salvataggio online sullo spazio offerto dal servizio SkyDrive di Microsoft (necessita di registrazione).Quando acquistate un nuovo computer chiedetela a corredo, è Gratis!

Schermata di Excel con spazio pubblicitario in basso a destra:

Attenzione allo Spam “Lotto Svizzero”

9 gennaio 2012   //   segnalato da admin   //   News  //  Nessun Commento

Attenzione!In questi giorni stanno arrivando in assistenza diverse richieste di informazioni di persone contattate via e-mail e provenienti dal lotto svizzero!Possibile che tutte queste persone (si legge in internet di migliaia) siano state sorteggiate come vincitori del terzo premio da 70.000€ ?!? Evidentemente c’è qualcosa che non quadra; pensateci bene prima di dare la Vs. fiducia, dati personali e soprattutto i Vs. soldi a qualcuno mai visto ne sentito prima.

Nello specifico, si viene contattati e ci viene subito chiesto di inserire i ns. dati e di ricontattare subito un numero telefonico (esistente!) con il prefisso della Costa d’Avorio (00225) per parlare con un “usciere di giustizia” il quale ci comunichera’ a sua volta che per ritirare il premio dovremmo andare in Costa d’Avorio oppure farci spedire l’assegno a casa! Tutto questo non prima di aver compilato un ulteriore questionario che cortesemente ci invierà dove ci saranno da specificare i nostri dati bancari e dove segnaleremo l’avvenuto pagamento della somma di 479€ per coprire anticipatamente le spese di gestione.

L’idea che il lotto svizzero regali soldi a persone che mai hanno comprato un loro biglietto è fuori dalla logica, nè tantomeno che si utilizzi un email proveniente dalla polonia per segnalarlo quindi rinnoviamo l’Attenzione a questo tipo di mail!

Il mittente della mail è questo:  lotto.swiss.serveur-29169(at)prokonto.pl

Ed ecco il biglietto FASULLO che inviano in allegato:

Mettiti in regola entro il 31/12/2011, hai ancora tempo per attivare la PEC se hai una Azienda!

13 dicembre 2011   //   segnalato da admin   //   News  //  Nessun Commento

31 dicembre 2011. E’ stato rinviato a tale data il termine entro il quale tutte le società iscritte al Registro delle Imprese dovranno essere dotate di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC).

La Posta Elettronica Certificata (PEC) è il sistema che consente di inviare e-mail con valore legale equiparato ad una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Grazie ai protocolli di sicurezza utilizzati, la Pec è in grado di garantire la certezza del contenuto non rendendo possibili modifiche al messaggio, sia per quanto riguarda i contenuti che eventuali allegati.

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